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Vieni alla scoperta delle terre che amiamo
Nel blog
I Luoghi Raccontano
Storie, immagini e leggende dei luoghi scopriamo e viviamo.
La fortuna di nascere nelle Marche, soprattutto quando lo fai tra l'Adriatico e i Sibillini. Lo sa bene Giuseppe Di Modugno, autore di "Storie, leggende e altro sui Monti Sibillini", consapevole che la fortuna di nascere "in questa dolce ed aspra terra", come la definisce lui, sta nel fatto di amare sia il mare che i monti. Ma si sa, l'amore, poi, in una direzione deve andare e quella di Di Modugno si è diretta verso i monti azzurri.
Nel 1916, dopo diversi progetti, venne finalmente inaugurata la Metaurense, la linea ferroviaria che collegava Fano ad Urbino sul cui tracciato la cosiddetta Littorina conduceva i passeggeri nelle stazioni di Cucurano, Cartoceto Lucrezia, Saltara Calcinelli, Serrungarina-Tavernelle, Montefelcino-Isola del Piano, Fossombrone, Calmazzo, Canavaccio, Fermignano ed infine Urbino. Così fino al 1987, quando venne soppressa e mai più riaperta.
Terza e penultima settimana. Come passa veloce il tempo e quante ne abbiamo già passate! Tra incidenti di percorso, pioggia, camminatori che vanno e camminatori che vengono, eccoci arrivati al nostro ingresso nella Provincia di Macerata, lasciando quella di Ancona. Quello che ci aspetta sono, ancora, sentieri che non ti stanchi di percorrere, panorami strepitosi e persone accoglienti. Queste Marche sono proprio belle.
Questa settimana il team Alta Via delle Marche riceve molte visite con l'aggregazione di vecchi e nuovi amici alle nostre tappe, Nicola torna a camminare (come avrete letto nelle puntate precedenti, si era dovuto fermare) ed entriamo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Alla fine, prima della sua chiusura, anche una parte del nostro team è riuscita ad andare all’Expo 2015 di Milano.
Sono del parere che, indipendentemente da tutto quello che è successo prima dell’inizio di questo evento internazionale e da ciò che si vuol pensare del nostro paese, vedere un’esposizione universale è una cosa che non capita tutti i giorni. Poi in Italia! E’ un’occasione da prendere al volo.
Quella che abbiamo stilato qui sotto è una nostra personalissima classifica dei padiglioni che siamo riusciti a vedere in una giornata e mezza.
Vorrei, inoltre, premettere un’altra cosa. Probabilmente non abbiamo visto la Fiera al suo massimo splendore a causa di una delle giornate peggiori, meteorologicamente parlando: il tempo è stato davvero inclemente scaricando su di noi tutto quello che aveva. Nonostante le zone coperte e gli ombrelli, ci siamo ritrovati completamente fradici più volte nell’arco della giornata.
Comunque sia, tra temporali e tempeste di vento impetuose, siamo entrati in 12 padiglioni.
Nella sera prima della visita clou all’Expo, utilizzando il biglietto ridotto e siamo riuscita a vedere, oltre a qualche padiglione, lo spettacolo notturno, molto suggestivo, dell’accensione dell’Albero della Vita.
Era un po’ che volevo parlare delle vette più alte delle Marche, sia perché le abbiamo viste grazie al progetto “Alta via delle Marche” sia perché stare in cima e arrivarci a piedi secondo me da sempre quella sensazione di “realizzazione”, di capire che se lo si vuole siamo in grado di farcela.
Tra tutte ho selezionato quelle sopra i 2000 metri giusto per dare una linea di demarcazione ben definita: alcune sono facili da raggiungere, altre comportano un impegno maggiore.
"Chiudete gli occhi e, ora, riapriteli... Siete in un'altra epoca e state per conoscere gli abitatori di questo castello". Inizia così, in maniera suggestiva ed accattivante, la visita alle stanze del Castello di Lanciano, a Castelraimondo, in provincia di Macerata, immerso in un parco secolare sulla sinistra del fiume Potenza.
In cucina non si butta via nulla, non si spreca nulla. Come un mantra, queste poche e semplici parole hanno condizionato la mia, come quella di molti altri, educazione alimentare. Eppure lo spreco in atto oggi, nella nostra società, è tale da renderlo un tema di grande attualità.
Da una ricerca condotta dall’Osservatorio sullo spreco domestico Waste Watcher si calcola che soltanto in Italia, in un anno, il valore dello spreco alimentare domestico sia di circa 8.1 miliardi di euro, con una media di 630 grammi di cibo buttato nella spazzatura alla settimana, per nucleo familiare. (Rapporto 2014)
Sembra incredibile ma l’alimento più sprecato è il pane, se si fa eccezione della frutta e della verdura che, per una questione merceologica, sono di più facile deperibilità. Proprio il pane, cibo fondamentale della nostra alimentazione, così ricco di valori culturali e simbolici, intimamente legato alla storia umana, è il cibo più buttato nella spazzatura. Perché invece non pensare di riutilizzarlo?
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