La mantica amorosa con l’albume e la festa di San Giovanni

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La mantica amorosa con l'albume | Foto di Simona Pezzotta

Si sa, gli anni passano e la società cambia.
Un tempo, molto più di quanto accade oggi, le fanciulle in età da marito aspettavano con impazienza il momento del matrimonio, un evento incoraggiato e fortemente desiderato anche dalle famiglie.

Quelle ragazze che sognavano il matrimonio ma un fidanzato ancora non l’avevano, giocavano ad immaginarlo, a dare lui un volto, nelle campagne marchigiane.
Ricorrendo a pratiche divinatorie di antica tradizione popolare, le giovani donne marchigiane cercavano di indovinare quando il lieto evento si sarebbe verificato, chi sarebbe stato il loro futuro marito e quale il mestiere svolto. Il desiderio era quello di sapere in anticipo come avrebbero vissuto, di svelare cosa il destino avesse in serbo per loro.

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Le neviere delle Marche

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 Neviera della Montagna dei Fiori, Località "Le Tre Caciare", Teramo. Ph: Luca Marcantonelli

Aprire il frigo e prendere una birra fresca, o un gelato dal freezer, oppure tornare dal supermercato e disporre i cibi nei vari scompartimenti: quando ne abbiamo la necessità, il frigo è li, sempre a nostra disposizione. Abituati fin da piccoli ad averlo nelle nostre cucine, la sua presenza per noi è quasi “scontata” ed il suo utilizzo fa parte della nostra quotidianità.

Eppure non è stato sempre così semplice.

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Ghiacciaie e conserve nel territorio marchigiano

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Nel precedente articolo ho parlato delle rare neviere presenti nelle nostre montagne (Le neviere delle Marche). Sicuramente ne furono costruite molte altre, ma della maggior parte se ne sono perse le tracce poichè, abbandonate, sono andate distrutte o sono state utilizzate per altri scopi. La montagna era il luogo più idoneo per la costruzione di queste strutture, sia per le frequenti e abbondanti nevicate, sia per le basse temperature che permettevano di conservare il ghiaccio più a lungo.

Ma c’era un problema: il ghiaccio doveva essere trasportato.

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Perche' febbraio conta 28 giorni?

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 Pecore al pascolo. || Foto di Simona Pezzotta

E’ straordinaria la ricchezza culturale in possesso di un popolo in termini di tradizioni, ritualità, costumi; una ricchezza che va preservata perché identificativa delle nostre radici.

Altrettanto straordinario è osservare quanto l’immaginazione popolare sia stata prodiga e creativa specie nell’atto di spiegare fatti di non facile comprensione. E bisogna ammetterlo, ancora oggi, nonostante l’acquisizione di un maggiore livello di istruzione, certe storie dal palpabile sapore di favola, possiedono un indiscusso fascino.

 

Un antico racconto delle campagne acquasantane narra perché il mese di febbraio conta solo 28 giorni.

 

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Silenzio e meditazione nelle Marche

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Abbazia di Chiaravalle di Fiastra (Urbisaglia). Ph: Nicola Pezzotta 

Tutto tace.

Silenzio.

Il silenzio era pesante, quasi opprimente. Una voragine in cui sembrava di cadere senza sosta.

Più il tempo passava in questa condizione permanente e più si tentava di ascoltare qualcosa che in realtà non c’era. Se ne sentiva il bisogno, per spezzare la catena che sembrava tirare giù, in fondo.

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C'era una volta il fuoco

Le copiose nevicate che hanno caratterizzato l'inverno 2012, trasformando interi paesaggi e vestendoli di luce nuova, sembrano oramai appartenere al passato. Eppure una domanda continua a frullarmi in testa: i nostri nonni come superavano i lunghi e rigidi inverni?

 IL CAMINO

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Camino in una vecchia abitazione | fonte: internet 

Il camino ha rappresentato nei tempi passati la principale fonte di riscaldamento, usata tanto in abitazioni modeste quanto in quelle più agiate. Questa sua fondamentale funzione, tuttavia, non esauriva completamente il ruolo svolto nelle dimore, in special modo in quelle rurali e particolarmente in quelle rurali marchigiane. Nelle case coloniche, infatti, il camino costituiva anche il luogo deputato alla cottura dei cibi. Rappresentava, in inverno, il luogo privilegiato per l’incontro, la socializzazione. Era intorno al fuoco del camino che si riposava la famiglia. Era intorno al fuoco del camino che si recitava il rosario, si chiacchierava, si raccontavano storie, spesso in compagnia dei vicini. Era intorno al fuoco del camino che le donne rammendavano e, insieme agli uomini, intrecciavano la paglia. 

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