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Tanti, tantissimi, da tutta Italia e non solo, hanno chiesto in che modo poter contribuire a sostenere le Marche, la mia, la nostra, regione recentemente colpita dal terremoto. Le scosse, in particolare quelle di fine ottobre, hanno lasciato profonde ferite sul territorio marchigiano che sta continuando a soffrire. Il desiderio di ripartire è forte e la voglia di farcela è inarrestabile. Mettete le Marche sotto gli alberi di Natale, regalate le Marche, vivete le Marche: ecco alcune idee e iniziative per starci vicino e aiutarci a ricominciare.
Illusioni ottiche tra le stanze della villa. Ph: Nicola Pezzotta
Il Museo
Qual è il funzionamento del pendolo di Foucault? Cosa si nasconde dietro la nostra percezione visiva? Quali sono le nozioni matematiche e le leggi fisiche che regolano quotidianamente la nostra vita? Per alcuni di noi possono sembrare domande un po’ ostiche, che ci riportano alle temute interrogazioni sui banchi di scuola, a formule e nozioni talvolta incomprensibili. Ma non per il Museo della scienza del Balì.
Il team dell'Alta Via delle Marche al completo: Nicola Pezzotta, Luca Marcantonelli, Ruben Marucci, Fabiola Cogliandro, Elisa Romanelli e Lucia Paciaroni
E' arrivata. Questa è la quarta ed ultima settimana del progetto "Alta Via delle Marche - Racconti dall'Appennino". Descrivere questa esperienza, che sta per giungere al termine, significa parlare di allegria, di risate, di amicizia, ma anche di sudore, crisi e sconforto. Come in tutte le esperienze, anche noi, abbiamo dovuto affrontare situazioni difficili, ma siamo riusciti a trarre un insegnamento positivo anche da queste.
Saluteremo questa Alta Via delle Marche (ma è solo un arrivederci!) con la consapevolezza che, a tutti noi, ha dato qualcosa di molto importante, che non dimenticheremo mai e che conserviamo dentro di noi. Ci ha dato un ricordo felice.
Prima di salutarla, però, dobbiamo attraversare nuovi sentieri e cime. Questa settimana cammineremo per molti chilometri in un Parco Nazionale che conosciamo molto bene, quello dei Sibillini, e arriveremo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Per la prima volta a raccontare sarà anche la nostra amica Elisa, di cui tante volte avete letto negli appunti di viaggio degli altri ragazzi dell'Alta Via delle Marche.
La casa di riposo a Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni
Ricordo il viaggio in macchina, l'emozione e lo stupore, le lezioni sulla natura di mio nonno, le raccomandazioni di mia nonna. Visso, Ussita, Castelsantengelo sul Nera con tutte le loro frazioni. Le ricordo con gli occhi di una bambina innamorata delle montagne e degli animali, che tanto aspettava quelle vacanze con i nonni in un angolo di mondo che, per lei, era così fantastico. E ancora, ricordo i nomi delle cime, i racconti e le leggende e le escursioni con mio padre. Con il passare del tempo quegli occhi sono diventati di un'adulta che ha continuato, appena le era possibile, a frequentare quell'angolo di paradiso e a conoscerlo sempre meglio.
Il meteo non lasciava speranze, “piogge da moderate a intense tutto il giorno”. Così si prospettava la vigilia di Pasqua secondo tutti i siti specializzati.
Il buon senso mi avrebbe dovuto suggerire di restare al caldo, a casa, a curarmi un misto di raffreddore tosse e sinusite.
Ma proprio per quel giorno avevamo programmato l’escursione alla Valle dell’Elce e non me la volevo perdere.
Perché?
Beh, perché la stavamo rimandando da almeno tre anni e perché è una di quelle escursioni che unisce al piacere di passeggiare in montagna anche la possibilità di scoprire sia bellezze architettoniche che particolarità geologiche e paesaggistiche.
Una di queste è il Sasso Pozzo, una cavità sul fianco di una parete rocciosa da cui si forma una scenografica cascata in occasione d’intense precipitazioni. L’evento è abbastanza raro ma, considerando le previsioni meteo, c’era la speranza di vederlo in “attività”.
"Chiudete gli occhi e, ora, riapriteli... Siete in un'altra epoca e state per conoscere gli abitatori di questo castello". Inizia così, in maniera suggestiva ed accattivante, la visita alle stanze del Castello di Lanciano, a Castelraimondo, in provincia di Macerata, immerso in un parco secolare sulla sinistra del fiume Potenza.
Vulcanello di Fango Monteleone di Fermo, Santa Maria in Paganico.
Stai passeggiando lungo una delle pittoresche strade di campagna marchigiana e tutto ad un tratto, con tuo iniziale sgomento e poi successivo stupore, vedi fuoriuscire dal terreno non molto lontano da te un liquido grigiastro. Pensi subito che si sia rotta una tubazione, ma capisci subito che non è acqua, ma fango liquido.
E’ così che potrebbe avere inizio l’eruzione di un vulcano di fango in eruzione.
Questa immagine che ho voluto delinearvi potrebbe accadere a chiunque di voi in qualsiasi momento, ma solo se vi trovate in qualche posto preciso e siete particolarmente fortunati. Infatti è molto raro vedere dal vivo l’eruzione di un vulcano di fango, soprattutto nelle Marche.
Urbania, Teatro Bramante. Da sinistra: Gilberto Santini, Roberto Paci Dalò, Massimo Mattioli, Giovanni Gaggia, Camilla Falcioni
Qual è il futuro dell’arte contemporanea nelle Marche? E, nello specifico, quale sarà il destino dello SPAC - Sistema Provinciale Arte Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino, la sola ed unica Rete di arti visive contemporanee a livello regionale? Queste e molte altre le domande al centro dell’incontro SPAC quale futuro? Il Sistema Provinciale d’arte Contemporanea si interroga, tenutosi ieri 1° dicembre 2015 negli spazi del Ridotto del Teatro Comunale Bramante di Urbania (PU).
Terza e penultima settimana. Come passa veloce il tempo e quante ne abbiamo già passate! Tra incidenti di percorso, pioggia, camminatori che vanno e camminatori che vengono, eccoci arrivati al nostro ingresso nella Provincia di Macerata, lasciando quella di Ancona. Quello che ci aspetta sono, ancora, sentieri che non ti stanchi di percorrere, panorami strepitosi e persone accoglienti. Queste Marche sono proprio belle.
Questa settimana il team Alta Via delle Marche riceve molte visite con l'aggregazione di vecchi e nuovi amici alle nostre tappe, Nicola torna a camminare (come avrete letto nelle puntate precedenti, si era dovuto fermare) ed entriamo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.