BASILICA IMPERIALE DI SANTA CROCE AL CHIENTI
Storia del luogo: Antichi documenti (in realtà è il documento più antico che esista nelle Marche) la fanno risalire addirittura al 887 D.C. quando fu inaugurata alla presenza di 19 Vescovi del Ducato di Spoleto, 27 Canonici, vari Principi, dell’Imperatore e del Vescovo di Fermo, del Capitolo di Fermo. In origine la chiesa doveva essere a tre navate, ma nei secoli venne più volte trasformata allungandola e aggiungendo una piccola cripta nella zona presbiteriale.
Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti | © Nicola Pezzotta 2010. All rights reserved.
Annessa alla Basilica era presente anche un Monastero, ora scomparso. Nel 1219 la Basilica venne chiusa e i monaci dispersi. Nel 1749 venne apposta una lapide sulla parete, tuttora esistente, a ricordo della sua fondazione. In stato di abbandono per secoli, nel 1790 il complesso monastico fu ridotto ad un casale agricolo, ricavando dalla chiesa un granaio, soppalcando la navata centrale, un’abitazione nella parte absidale ed una stalla nella navata destra. L’incuria e l’abbandono non potevano che progredire inesorabilmente, tanto che sul finire dell’Ottocento qualcuno ebbe a scrivere: “quanto meglio sarebbe stato se il tempo e l’ignoranza avessero anch’essa [la basilica] pareggiata al suolo! … lasciate che io gridi forte alla profanazione vandalica! … La gente ignorante del IX secolo seppe erigerla e farla grande – la intelligente, la saggia, la scienziata dei secoli nostri non seppe che ridurla così questa povera Basilica! Vergogna!”. Parole lontane, ma ancora molto attuali.
Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, interno dopo il recente restuaro | © Nicola Pezzotta 2010. All rights reserved.
Attualmente è stata quasi completamente restaurata ed è in progetto di renderla visitabile al pubblico. Nei dintorni si stanno anche realizzando dei percorsi ciclabili così da poter ammirare tutto l’antico territorio degli abati di Santa Croce.
Orari di visita: Ad oggi, la Basilica non è ancora visitabile, perché appena restaurata.
Fonti:Wikipedia | Castelli, Rocche, Torri, Cinte fortificate delle Marche (i castelli dello Stato di Fermo) – vol.IV, Tomo II – M. Mauro – 2001 | Insediamenti romani e medievali nei territori di Civitanova Marche e Sant’Elpidio a Mare – V. Galiè – 1988.