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Il panorama dalla cima del Monte San Vicino. Ph. Lucia Paciaroni
La meta ideale per ritornare (o per scoprire per la prima volta) la montagna, dopo il lungo periodo di stop forzato a causa dell’emergenza covid-19, è sicuramente la Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito.
La riserva, gestita dall’Unione Montana Potenza Esino Musone, offre innumerevoli proposte per trascorrere uno o più giorni immersi tra storia e natura. Ho scelto proprio un’escursione all’interno della riserva per il mio ritorno in montagna, una meta semplice che in molti conoscono e che è ideale anche per le famiglie con bambini. Sto parlando del Monte San Vicino.
Riparti dai Sibillini Experience chiama e noi siamo pronti a partire! Anche quest’anno Con in faccia un po’ di sole ha partecipato al tour solidale ideato nel 2016 dal promotore del territorio Luca Tombesi, con lo scopo di sostenere e valorizzare le zone colpite dal terremoto.
Il Cammino è il «modo più antico» utilizzato dall’uomo per spostarsi ma anche per conoscere, amare e apprezzare il territorio. Camminare significa viaggiare senza fretta per scoprire le cose semplici e “assaporare” l’essenza di un luogo, la sua storia e la sua identità.
E’ da queste premesse che nel 2015 nasce “Alta Via delle Marche. Racconti dall’Appennino”, un progetto nato da un’idea di Nicola Pezzotta, guida ambientale escursionistica e fondatore del blog “Con in faccia un po’ di sole”, e sviluppato insieme agli altri membri del blog, Luca Marcantonelli (guida ambientale escursionistica), Lucia Paciaroni (giornalista), Fabiola Cogliandro (storica dell’arte) e dall’associazione “Radici senza terra” di Ruben Marucci (guida ambientale escursionistica).
Nell’immaginario di tutti quando si parla dei Monti Sibillini subito si staglia nella mente la figura della Sibilla Appenninica o delle fate sibilline. In realtà i Sibillini non sono solo questo. Andando a scavare un po’ di più nel folklore marchigiano si scopre un profondo tessuto nascosto fatto di streghe, di demoni, di racconti paurosi. I ricordi di serate passate intorno al fuoco ascoltando i moniti dei nonni, delle cose che si potevano e non si potevano fare, dello stare attenti a non mandare l’intera famiglia in disgrazia sfidando la sorte.
Non entrerò nel merito della figura storica della strega, del fenomeno soprattutto medievale dell’inquisizione, dei processi e di come, molto probabilmente, le streghe erano semplici donne, magari anticonformiste o con atteggiamenti “diversi” dagli altri. Da alcuni abitanti si evince subito questa cosa: “Le sdreghe era la paura nostra. Da soli ce facevamo le sdreghe” (Campolungo). Cioè le streghe a volte ce le facciamo noi da soli, non esistono in realtà. Però… c’è quel però sospeso che ti mette un po’ in ansia quando percorri una strada di campagna di notte da solo e ti avvicini ad un incrocio, oppure quando senti dei rumori strani…
Si avvicina Natale e non sai ancora cosa regalare? Ci siamo passati tutti, almeno una volta.
Stavolta vogliamo offrirti diverse opportunità, vediamo se sono di tuo interesse.
Buono escursioni
Regala la natura. Puoi acquistare e regalare questo buono omaggio ad una persona a cui tieni. La cifra la decidi tu e puoi scrivere, se vuoi, la tua dedica sul retro del buono per la persona a cui è destinato il regalo.
Gli estremi per il pagamento te li manderemo successivamente con un messaggio privato.
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La tenda sotto le stelle de "La casa dei nonni" a Monteleone di Fermo (Ph. Lucia Paciaroni)
Ventiquattro ore di tempo a disposizione e tanta voglia di relax? Ecco un itinerario per l'estate (ma non solo!) per chi desidera scoprire le Marche vivendo esperienze uniche e rigeneranti tra Fermo e Ascoli Piceno.
Giro del Sass de Putia, San Martino in Badia (BZ), Trentino Alto Adige. Ph: Nicola Pezzotta
Che si voglia o no, ad ogni fine anno si fa sempre un bilancio della propria vita. Si va a ripercorrere a ritroso l’anno appena passato ripensando a tutti gli avvenimenti importanti, sia belli che brutti: gli incontri indimenticabili, i sorrisi sinceri, le scelte di vita, le lacrime amare. In mezzo a tutto questo la montagna ha sempre avuto un ruolo fondamentale per me. L’atto di camminare in montagna permette di schiarirmi le idee, di vedere le cose dal giusto punto di vista, di dare tempo al tempo, di capire l’essenziale nelle situazioni più complicate, di decidere quale sia la scelta giusta da fare.
Di km ne ho percorsi molti, anzi probabilmente il 2019 è l’anno in cui ho camminato di più. Nell’archiviare le foto del 2019 non ho potuto fare a meno di ricordare i momenti in cui le ho scattate comprese le emozioni provate in quegli attimi. Allora mi sono chiesto: ma se dovessi scegliere le escursioni più belle di quest’anno, quali metterei in testa alla classifica?
La mia risposta è questa che leggerete qui sotto. Per ogni escursioni ci sono i dettagli e la possibilità di scaricare la traccia dalla nostra pagina su Wikiloc. La scelta delle escursioni, disposte rigorosamente in ordine cronologico, è ovviamente personale e rispecchia non solo la bellezza del luogo ma anche le condizioni climatiche incontrate oppure il particolare stato d’animo di quella giornata che ha reso semplicemente tutto più bello.
Le Lame Rosse (Fiastra, Parco Nazionale dei Sibillini, Marche). Ph: Nicola Pezzotta
La natura a volte si manifesta in modo veramente sorprendente, può superare i confini della nostra immaginazione.
Le Lame Rosse a Fiastra sono un esempio di come un fenomeno apparentemente semplice come il modellamento dei versanti può generare forme molto più complesse.
La particolare conformazione delle Lame Rosse è il risultato di un concatenamento di numerosi fattori. L’elemento principale è la presenza di uno strato di conglomerato (un mix di materiale lapideo a varie pezzature) più o meno cementato in cui al suo interno possono essere inglobati anche massi di dimensioni più grandi. Questo strato è collocato lungo un pendio, in una zona dove è favorita l’erosione meteorica e gravitativa. Il dilavamento pluviale, con il passare del tempo, va a formare vie preferenziali di erosione; dei veri e propri canali dove lo strato è più incoerente. Scavando, anno dopo anno, si creano delle affilate lame di terreno (in modo molto simile a come succede ai calanchi).
Nella cucina di casa Scolastici c'è una foto: un uomo su un cavallo che indossa uno sguardo da brigante. Ha l'aria fiera e gli occhi buoni. Sono convinta che siano gli stessi occhi con cui osserva - da qualche parte - la sua famiglia e, in particolare, il nipote, che su un altopiano nel cuore del Parco dei Monti Sibillini ha deciso di tornare e di fermarsi, nonostante tutto. Nonostante il fatto che da adolescente non ci pensava proprio. Nonostante il fatto che poi ha cambiato idea e, qualche tempo dopo, è arrivato il terremoto.
In occasione di Riparti dai Sibillini Experience, ho conosciuto meglio Marco dell'azienda agricola Scolastici.