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L’aratro e la barca
Tradizioni picene nella memoria dei superstiti
Mario Polia
Edizioni Librati
2012
In una società come quella attuale “…tesa a recidere risolutamente il presente e il futuro dal passato”, riprendendo le parole dell’autore, il rischio di perdere per sempre l’immenso patrimonio immateriale costituito da tradizioni, costumi, ritualità, credenze popolari e pratiche magiche, è più che concreto. Da qui nasce l’esigenza di recuperare e conservare un’eredità culturale plurimillenaria identificativa delle nostre radici; un bisogno al quale risponde lo straordinario lavoro di Mario Polia: “L’aratro e la barca”.
Diviso in due volumi, l’opera raccoglie il frutto di una serie di ricerche demo-antropologiche compiute sul territorio piceno, avvalendosi principalmente dello strumento dell’intervista diretta e coinvolgendo gli ultimi superstiti di un mondo, quello rurale e marinaro ascolano, oramai in via di estinzione.
Oltre al notevole lavoro d’indagine sul campo un grande merito va riconosciuto all’autore, ovvero la volontà di ricercare per i vari costumi le loro origini, un percorso a ritroso nel tempo che ha condotto ad inattese sorprese.