Nel 1916, dopo diversi progetti, venne finalmente inaugurata la Metaurense, la linea ferroviaria che collegava Fano ad Urbino sul cui tracciato la cosiddetta Littorina conduceva i passeggeri nelle stazioni di Cucurano, Cartoceto Lucrezia, Saltara Calcinelli, Serrungarina-Tavernelle, Montefelcino-Isola del Piano, Fossombrone, Calmazzo, Canavaccio, Fermignano ed infine Urbino. Così fino al 1987, quando venne soppressa e mai più riaperta.
Eppure quel percorso vive ancora, e a parlarcene è Massimo Conti nella sua prima opera di narrativa Traversine 50 chilometri a piedi da Fano a Urbino lungo la ferrovia Metaurense (Aras Edizioni 2011, con un’appendice fotografica a colori), il racconto di un viaggio di due giorni a piedi attraverso i binari della vecchia ferrovia, che, sebbene compromessa, risulta ancora percorribile in alcune sue parti.
Non vi sono più treni in arrivo e in partenza e le stazioni sono dismesse, ma il fascino che emanano luoghi simili, apparentemente abbandonati e solitari, non ci lascia certo indifferenti perché in realtà hanno ancora molto da raccontare. Nel volume Massimo Conti raccoglie la sua esperienza lungo le traversine della ferrovia, un cammino solitario attraverso l’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino che ci porta alla conoscenza degli aspetti naturalistici del territorio, delle vicissitudini legate alla progettazione del tragitto ferroviario, calandoci appieno nel secolo scorso, in un intrecciarsi di esperienze, visioni, percezioni. La Metaurense non è solo una successione di binari, ma è “un archivio storico all’aperto” che “custodisce la memoria dei luoghi semplicemente conservando”. La ferrovia, nel passato e nel presente, diviene quindi un microcosmo in cui si suggellano vite ed esperienze che lasciano il segno in una casa, in una scritta, in un appezzamento di orto, in un incontro, crocevia di storie e avvenimenti è un luogo vivo da preservare.
Massimo Conti
Traversine. 50 chilometri a piedi da Fano a Urbino lungo la ferrovia Metaurense
Fano, Aras Edizioni 2011