Una delle foto della mostra fotografica di Paciaroni e Marcantonelli “Oltre il sisma. La carovana dell’arte salvata”.
Cosa ne è stato del patrimonio culturale delle Marche in seguito al sisma del 2016? Il terremoto ha, inevitabilmente, colpito numerose chiese, musei e pinacoteche in cui erano racchiuse la storia, le tradizioni e l’identità di un territorio. Subito dopo le scosse del 24 agosto si è attivata una macchina operativa per mettere in salvo più opere possibili, oggi conservate presso depositi in diversi comuni della regione.
Luca Marcantonelli, blogger e fotografo, e Lucia Paciaroni, giornalista e fotografa, entrambi del blog Con in faccia un po’ di sole, sono stati impegnati da novembre 2016 – fino a pochi mesi fa – nella documentazione delle operazioni di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nei comuni marchigiani colpiti dal sisma.
Oltre 17 mila scatti in circa 20 comuni e oltre 8 mesi di reportage hanno fermato per sempre nella memoria il lavoro svolto dal Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche, sotto le direttive dei funzionari del MiBACT insieme a Vigili del Fuoco e Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Una delle foto della mostra fotografica di Paciaroni e Marcantonelli “Oltre il sisma. La carovana dell’arte salvata”.
Dal 10 maggio al 20 luglio è possibile visitare la mostra fotografica “Oltre il sisma. La carovana dell’arte salvata” – presso l’atrio del Polo L.Bertelli a Macerata negli orari di apertura della sede universitaria – organizzata dalla Sezione Beni Culturali del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata insieme a Protezione Civile Regione Marche, Legambiente Marche e Associazione di Promozione Sociale Con in faccia un po’ di sole.
Il Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ha dato e continua a dare un prezioso contributo nel recuperare e mettere in sicurezza i beni artistici e culturali delle terre marchigiane. In particolare i volontari sono stati impegnati per oltre 3mila e 600 ore di servizio, hanno realizzato 88 interventi e recuperato circa 3771 beni totali.
L’alto livello di specializzazione dei volontari coinvolti nell’operazione è stato, in molti casi, garantito dall’avere frequentato i corsi di Beni Culturali dell’Università di Macerata, che ha sostenuto il progetto della mostra consapevole dell’importanza della formazione degli addetti alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale, segnatamente marchigiano.
Per informazioni: paciaronilucia@gmail.com o luca.marca@gmail.com .