Terremoto, viaggio nell’entroterra maceratese

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La casa di riposo a Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni

 

Ricordo il viaggio in macchina, l’emozione e lo stupore, le lezioni sulla natura di mio nonno, le raccomandazioni di mia nonna. Visso, Ussita, Castelsantengelo sul Nera con tutte le loro frazioni. Le ricordo con gli occhi di una bambina innamorata delle montagne e degli animali, che tanto aspettava quelle vacanze con i nonni in un angolo di mondo che, per lei, era così fantastico. E ancora, ricordo i nomi delle cime, i racconti e le leggende e le escursioni con mio padre. Con il passare del tempo quegli occhi sono diventati di un’adulta che ha continuato, appena le era possibile, a frequentare quell’angolo di paradiso e a conoscerlo sempre meglio.

Lunedì 12 settembre sono ritornata. 

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Monastero delle benedettine  di San Liberatore – Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni

Salgo in macchina, pronta per raggiungere l’entroterra maceratese, i paesi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Questa volta ho un peso sul cuore. Le cose sono cambiate dall’ultima volta che sono andata in quei posti. La notte del 24 agosto, alle 3.34, una scossa di magnitudo 6.0 ha sconvolto il Centro Italia. Alcuni paesi sono completamenti spariti e numerose famiglie sono distrutte.

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Lavori di messa in sicurezza dopo la frana che ha colpito la Valnerina. Ph: Lucia Paciaroni

Visso è il primo paese che attraverso con la macchina: stanno montando le tende vicino all’ufficio postale mobile. Poco più in là un cartello avvisa che la strada provinciale 209 Valnerina è chiusa. C’è stata una frana da pochi giorni. Mi avvicino e ci sono i lavori per la messa in sicurezza in corso. Poco dopo raggiungo Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più danneggiati dal sisma nel maceratese. E’ un via vai di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ingegneri e tecnici del Comune immersi in un frenetico lavoro. La drammatica situazione è subito chiara: è stata allestita una tendopoli accanto allo stabilimento della Nerea. “Il numero di persone al campo sta diminuendo di giorno in giorno – racconta il sindaco Mauro Falcucci – Ormai quasi tutti sono organizzati in sistemazioni autonome o in affitto oppure in albergo”. 

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La tendopoli di Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph. Lucia Paciaroni

“Sono scappati via tutti – continua il primo cittadino – Dobbiamo muoverci e ripartire. Ci sono danni ingenti agli edifici pubblici e privati”. Il tono del sindaco è preoccupato. L’ufficio è un via vai di tecnici che partono per i sopralluoghi in paese per verificare l’agibilità delle case. Ci sono i residenti di Castelsantangelo, ma anche coloro che nel paese hanno una casa dove trascorrono le vacanze. Già, le vacanze, i turisti, le visite e le escursioni. La domanda se la stanno ponendo tutti: “Le persone ritorneranno?”. Castelsantangelo è un piccolo gioiello all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con ben 21 chiese sparse tra il paese e le frazioni circostanti. Ora sono tutte chiuse, in attesa che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio ne verifichi le condizioni.

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Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni

Nonostante la difficile situazione, il sindaco Falcucci ripete spesso la parola “ripartire” e parla subito di ricostruzione, anche della casa di riposo gravemente lesionata. Anche all’interno delle attività agibili, come la Norcineria Alto Nera, famosa per il ciauscolo, ci si confronta e si discute su cosa accadrà in futuro.

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La casa di riposo di Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni

Continuo a percorrere le strade del paese e arrivo al Monastero delle Benedettine di San Liberatore, e poi mi sposto verso la la casa di riposo, dove il tempo sembra essersi fermato. Quella notte ospitava 20 persone. Ci sono profonde crepe sui muri e sui soffitti, ci sono i segni di chi è scappato via in fretta. Sui tavoli della mensa c’è ancora la colazione, preparata la sera del 23 agosto. Tutto è rimasto com’era: le fette biscottate vicino ad una tazza, i piattini e i tovaglioli ben ordinati. Ci sono i nomi di ogni ospite della struttura, come quello di Tito, che si intravede tra i calcinacci.

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Interno della casa di riposo

Anche la chiesa adiacente alla casa di riposo è profondamente lesionata. C’è un silenzio che fa male in questo posto che immagino con i suoi anziani ospiti, immersi in un vero angolo di pace e serenità. Oggi ci sono muri crollati, calcinacci, una quotidianità spezzata.

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La casa di riposo – esterno. Ph. Lucia Paciaroni

“Questa struttura per noi è vita – dice il sindaco – Abbiamo intenzione di ricostruirne una nuova, con più posti letti, magari grazie a un atto di generosità”. 

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La casa di riposo – esterno. Ph. Lucia Paciaroni

Percorro poi le vie e i vicoli di Gualdo, completamente deserto e con numerose strutture inagibili, di Valleinfante, Nocria, fino ad arrivare a Frontignano e poi Ussita, altro comune colpito dal sisma. I pensieri si confondono con il dispiacere di ritrovare questi luoghi con profonde ferite, ma ripenso alle parole delle persone incontrate, ai gesti di chi cerca di tornare alla normalità e alla pazienza e al coraggio di chi deve ricominciare. Seppur banale, una certezza me la sono portata a casa: non dobbiamo lasciarli soli e non dobbiamo farci sopraffare dalla paura. 

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Con grande piacere in questi giorni ho scoperto su Facebook la pagina “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera“, dedicata a chiunque ami il paese. Uno spazio creato da amici di Castelsantangelo che hanno il forte desiderio di ripartire e di creare una rete di solidarietà. Tra gli ultimi post, indicano le attività dichiarate agibili dopo le verifiche dei Vigili del Fuoco, che possono servire a chi ha la necessità di recarsi in paese per controllare la propria casa o semplicemente per solidarietà: “E’ aperto e totalmente funzionante l’hotel ristorante “Il Navigante”, offre la possibilità di mangiare sia a pranzo che a cena e sono a disposizione anche le camere. E’ possibile trovare camere anche presso i B&B “La Brezza del Parco” località Rapegna e “La Fonte dell’Angelo”. E’ aperto anche il negozio di alimentari “Norcineria Alto Nera” dove è possibile acquistare il Ciauscolo più buono della Regione Marche e l’alimentari “Falcioni” sempre fornito di prodotti tipici. E’ in totale attività anche la Stazione di rifornimento IP in Via Roma, oltre al carburante offre la possibilità del lavaggio auto e il controllo degli pneumatici. Sempre aperti anche lo storico Bar Tabacchi “Rita” in piazzetta e il Bar Rivendita giornali e riviste “Brizi”. In località Gualdo, è possibile mangiare a pranzo e cena presso il ristorante L’Erborista“.

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Monastero delle Benedettine di San Liberatore, Castelsantangelo sul Nera (MC). Ph: Lucia Paciaroni

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