Sarnano, un fine settimana tra borghi, terme e prodotti tipici dell’entroterra maceratese

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Ph. Lucia Paciaroni

Riparti dai Sibillini Experience chiama e noi siamo pronti a partire! Anche quest’anno Con in faccia un po’ di sole ha partecipato al tour solidale ideato nel 2016 dal promotore del territorio Luca Tombesi, con lo scopo di sostenere e valorizzare le zone colpite dal terremoto. 

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Il centro storico di Sarnano. Ph. Luca Marcantonelli

Il 19 e 20 ottobre blogger e instagramers, come ogni anno, sono stati “spediti” in strutture ricettive, aziende e borghi alla scoperta di storie e di esperienze da vivere e da condividere! Noi – Luca e Lucia – abbiamo visitato Sarnano, il suo centro storico e le sue terme e, ovviamente, abbiamo assaporato gustosi piatti in due agriturismi della zona, per poi spostarci, il giorno dopo, a Gualdo per un’indimenticabile colazione del contadino. Un’esperienza che abbiamo vissuto insieme a Fabiola di In viaggio con Fabila – Fabila Trip. Il nostro tour è ideale per tutte le stagioni ma, visto che si avvicinano le vacanze di Natale, vi diamo qualche idea per trascorrere il tempo libero con familiari e amici e per fare qualche regalo che delizi… il palato!

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Gualdo, in provincia di Macerata. Ph. Lucia Paciaroni

Il nostro primo giorno di Riparti dai Sibillini Experience 2 è iniziato a pochi chilometri da casa, nel comune di Sarnano, dove abbiamo dato via al nostro tour… mangiando! Prima tappa l’agriturismo “Le Querce”, gestito dalla famiglia Contigiani che porta in tavola cucina tipica e prodotti di produzione propria. L’agriturismo è ideale per le famiglie: comprende un maneggio e si trova vicino alle cascatelle di Sarnano, raggiungibili a piedi anche dai più piccoli. 

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Agriturismo “Le Querce” a Sarnano (MC). Ph. Luca Marcantonelli

Ad attenderci un ambiente familiare e accogliente dove abbiamo gustato prelibati piatti: dall’abbondante antipasto tipico marchigiano con affettati, formaggi, bruschette al polentone per poi riempire il piatto con il manzo alla mela rosa dei Monti Sibillini e l’agnello. Il tutto accompagnato dall’ottimo vino Montefloris della Cantina Centanni. 

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Agriturismo “Le Querce” a Sarnano (MC). Ph. Luca Marcantonelli

Nonostante il ricco pranzo, siamo riusciti a raggiungere il centro storico accompagnati da Isabella Tomassucci e Ludovica Marani di Sarnano Turismo, preparatissime guide che ci hanno fatto visitare Piazza Alta, le strette viuzze che si affacciano su panorami mozzafiato e la Pinacoteca, riaperta lo scorso anno dopo la chiusura forzata a causa del terremoto. Tra i capolavori esposti, la “Madonna adorante con bambino” del Crivelli ma anche opere di Pagani e De Magistris. Completamente visitabile anche la Collezione dei Martelli, mentre sono ancora chiuse per lavori altre sezioni museali. Per conoscere gli orari di apertura: https://www.sarnanoturismo.it/la-pinacoteca-musei-civici/.

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In giro per il centro storico con le guide Isabella e Ludovica di Sarnano Turismo. Ph. Luca Marcantonelli

Isabella e Ludovica ci hanno anche mostrato l’uovo di Sarnano. Ne avete mai sentito parlare? Si tratta di un grande pezzo di calcare bianco a forma d’uovo, dal peso di tre tonnellate e alto 120 centrimenti, ritrovato nel 1986 nel torrente Terro. Negli anni si sono alternate diverse interpretazioni sull’uso di questo particolare oggetto: c’è chi ha ipotizzato fosse un cippo romano di epoca augustea, chi un manufatto di origine celtica. Anche la scrittrice Joyce Lussu è intervenuta sull’utilizzo dell’Uovo: secondo lei, veniva utilizzato per scegliere le coltivazioni più feconde. Per saperne di più, vi invitiamo a visitare la pagina https://www.sarnanoturismo.it/uovo-di-sarnano/.

Ad un certo punto, mentre camminavano per i vicoli del centro, una voce ha (piacevolmente) interrotto la nostra passeggiata: «Che volete da bere?». L’invito proveniva da una cantinetta dalla quale spuntava il volto sorridente di Antonio, sarnanese, che voleva condividere con noi la sua damigiana di vino rosso. Ovviamente Luca non si è lasciato sfuggire l’occasione per brindare!

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Il signor Antonio di Sarnano. Ph. Luca Marcantonelli

Dopo un prelibato pranzo e un tour con due guide veramente in gamba, cosa si potrebbe fare ancora a Sarnano? Andare alle Terme di San Giacomo! Le Terme, in seguito al terremoto, sono oggi ospitate in un nuovo stabilimento, inaugurato il 18 agosto 2017. I gravi danni subiti per gli eventi sismici non hanno spento il desiderio di ripartire e nella nuova struttura sono garantiti tutti i servizi, dalle cure termali alla SPA, per concedersi una pausa in un ambiente accogliente e rilassante. 

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Le Terme di San Giacomo a Sarnano. Ph. Luca Marcantonelli

Nella struttura, grazie a nuovi acquedotti, gli ospiti ritrovano l’acqua sulfurea Terro per le cure inalatorie, l’acqua minerale Tre Santi per le cure balneoterapiche e la storica acqua minerale, la San Giacomo, per le cure idropiniche.

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Noi abbiamo testata la piscina termale per un rilassante bagno in un’acqua riscaldata, con una temperatura tra i 34 e i 36 gradi ma abbiamo visitato anche l’intera struttura e conosciuto tutti i servizi, guidati dal direttore commerciale Andrea Montanari, il quale, attraverso la sua professionalità e il suo entusiasmo, ci ha fatto capire con quanta forza e passione l’intero staff abbia lavorato per riaprire a Sarnano un punto di riferimento importante, come le terme. 

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La piscina termale delle Terme di Sarnano. Ph. Luca Marcantonelli

La nostra giornata è poi terminata così come era iniziata: mangiando! Questa volta ci siamo spostati al ristorante “La patata bollente”, un luogo che ha rappresentato un punto di ritrovo in seguito alle scosse di terremoto accogliendo numerose persone. Lo chef ci ha fatto assaggiare prelibati piatti dove abbiamo ritrovato tanti sapori della tradizione con un tocco di creatività.

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Alcuni piatti de “La Patata Bollente”

Dopo una lunga dormita immersi nella quiete delle Terme di San Giacomo, il giorno seguente siamo ripartiti per raggiungere Gualdo, a stomaco vuoto. Si, a stomaco vuoto perché ci aspettava la colazione del contadino alla Società agricola Lai, a conduzione familiare. Siamo stati accolti da una famiglia sorridente e tenace che aveva allestito una lunga tavolata di formaggi, affettati e dolci fatti in casa.

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La colazione del contadino dalla famiglia Lai a Gualdo (MC). Ph. Lucia Paciaroni

La famiglia Lai alleva pecore di razza sarda e bovini da carne. La scelta della razza sarda è legata alle origini della famiglia, in quanto un ramo della famiglia proviene proprio dalla Sardegna, ma anche perché permette di ottenere un latte, e quindi un formaggio, molto delicato, a basso contenuto di colesterolo.

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Società agricola Lai. Ph. Lucia Paciaroni

Un forte legame unisce la famiglia Lai con il territorio marchigiano, talmente forte da non farli arrendere quando il terremoto ha reso inagibili stalle, magazzini e abitazione. Sono ripartiti con energia, nonostante le numerose difficoltà, e hanno anche riaperto il punto vendita a Passo San Ginesio. Noi abbiamo assaggiato i loro prodotti e vi possiamo dire che questa colazione non la dimenticheremo mai e vi consigliamo di andare a fare qualche acquisto (anche per le vostre tavole durante le feste!) nel negozio che si trova lungo la strada statale SS78 Picena, nei pressi dell’incrocio per Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio.

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La famiglia Lai. Ph. Lucia Paciaroni

Il nostro Riparti dai Sibillini Experience 2 non si è concluso così ma è continuato spostandoci da una tavola all’altra. All’ora di pranzo ci siamo ritrovati insieme agli altri blogger e instagramers a Serrapetrona, in un posto a noi molto caro, sopra il lago di Caccamo: l’azienda agricola biologica Maggi e Vecchioni, con cui abbiamo collaborato in occasione del nostro progetto “Marche: un’impresa che riparte!”.

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Il pranzo all’azienda agricola biologica Maggi e Vecchioni di Serrapetrona. Ph. Lucia Paciaroni

Dopo averci deliziato con affettati e formaggi, la famiglia Maggi e Vecchioni ha fatto concludere il nostro tour con un’ultima, bellissima, esperienza: mangiare la polenta tutti insieme sulla spianatora, proprio come una volta! Anche i loro prodotti non devono mancare sulla vostra tavola: il ciauscolo di Yuri Maggi ha anche conquistato il podio della classifica stilata da Luca Tombesi (Leggete l’articolo “Ciascolo 10 e lode”).

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Dopo avervi parlato di borghi da visitare e di cose buone da assaggiare, vi consigliamo anche una breve e piacevole escursione proprio nel territorio di Sarnano, da fare, magari, prima di sedersi a tavola (o subito dopo, per smaltire!): l’Eremo di Soffiano

Riparti dai Sibillini Experience ci ha dato, ancora una volta, l’occasione per visitare il nostro territorio e per conoscere nuove storie, storie di sofferenza ma anche di tenacia e di resilienza, storie di vita di persone che resistono, nonostante le numerose difficoltà che si trovano ad affrontare ancora oggi, a tre anni dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia. 

A pochissime settimane dal Natale, il nostro augurio è che possiate anche voi visitare queste zone e portare sotto l’albero un po’ di Marche e delle sue storie! 

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Sarnano. Ph. Luca Marcantonelli

 

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