La quarta camminata proposta è struggente ed evocativa. Già a Trisungo si capisce subito che in questa tappa si toccano i centri più colpiti dal terremoto del 2016. Trisungo, ma soprattutto Piedilama e Pretare, sono state pesantemente lesionate ed è un’emozione forte passare nei luoghi dove un tempo la vita scorreva lenta mentre oggi non rimane altro che i resti di qualche muro a ricordare cosa c’era. Grazie all’Associazione Arquata Potest gli antichi sentieri che collegavano questi centri sono stati recuperati e segnalati. In questo modo è possibile da Trisungo raggiungere il valico di Colle Pisciano attraversando piccoli appezzamenti di terreno, toccando torrenti, sorgenti e piccole grotticine votate a qualche santo, ed entrando all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con notevoli scorci sul Monte Vettore. Superato il valico inizia la discesa verso Astorara dove si coltiva la lavanda in uno scenario unico. Se ci andate nel mese giusto, il suo profumo vi ammalierà!