#Riparti dai Sibillini: il racconto

Castelluccio

Castelluccio

Mercoledì scorso, dopo diversi giorni carichi di impegni, sarebbe stato il giorno ideale per mettermi davanti al computer e far scorrere le mani sulla tastiera. Avevo una bella storia da raccontarvi. Poi, un nuovo imprevisto e, ancora una volta, ho rimandato. “Stasera – mi sono detta – Dopo cena racconterò la mia esperienza al media tour #RipartidaiSibillini “.

Ma dopo cena non ero più a casa mia, ero in macchina con le coperte e i maglioni presi di fretta. 

Mercoledì, 26 ottobre, è un’altra di quelle date che ricorderemo per sempre, come quella del 24 agosto. La terra ha tremato ancora provocando nuove ferite in un territorio già duramente colpito dalle precedenti scosse. Ancora una volta, tantissimi comuni colpiti, tantissime famiglie senza più una casa, tantissime persone senza più una struttura dove andare a lavorare.  

Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Pieve Torina, Camerino, in provincia di Macerata, sono solo alcuni dei comuni danneggiati da questo terremoto (di magnitudo 5.4 e 5.9 le scosse più forti). 

Non è facile raccontarvi oggi delle belle giornate trascorse sui Sibillini, ma poi penso alle persone incontrate, alle aziende visitate, ai prodotti assaggiati, ai “grazie”, ai “tornate presto”, ai “non lasciateci soli”. Penso agli abbracci, ai baci, alle risate, ai racconti, alla speranza. Alla bellezza sconfinata di un territorio che ho nel cuore sin da quando ero bambina. 

E allora, vi racconto una bella storia.

PasseggiataSibillini

Ph: Lucia Paciaroni

Dal 12 al 16 ottobre, blogger e instagramers, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato al media tour #RipartidaiSibillini, un’idea di Luca Tombesi del blog Racconti dello Stomaco, supportato dalla community instagramers Italia e Marche e dall’Associazione Italiana Travel Blogger, per sostenere le zone duramente colpite dal terremoto del 24 agosto e dalle successive scosse. Sostenere significa “dare il proprio sostegno a qualcuno, appoggiare, proteggere”. Anche noi del blog “Con in faccia un po’ di sole” abbiamo deciso di partecipare, entusiasti per lo spirito di questo progetto; così Luca ed io ci siamo divisi i giorni del media tour e abbiamo cercato di dare il nostro piccolo contributo. 

Il programma ha visto coinvolti comuni, strutture e aziende del territorio (Comune di Amandola, Country House “La Querceta di Marnacchia” di Amandola, Bio Agriturismo “La Conca” di Smerillo, Azienda Agricola Amargi di Smerillo, Rifugio Città di Amandola, Agriturismo “Il Tiglio” di Isola San Biagio – Montemonaco, Bici Club Sibillini, Museo della Sibilla di Montemonaco, Agriturismo “Santa Lucia dei Sibillini” di Montefortino, Bar “Zocchi” di Montemonaco, B&B “Le Castellare” di Isola San Biagio, Agriturismo “Guerrin Meschino” di Castelluccio di Norcia, Macelleria Calabrò, B&B “La Casa dell’Ortigiana” di Ussita, Azienda Scolastici e Rifugio del Fargno).

Molti si chiederanno cosa possa fare un gruppo di blogger e instagramers di fronte a una situazione del genere. Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo portato la nostra solidarietà e vicinanza ad un territorio che molto di noi frequentano abitualmente, sin da piccoli, e che altri hanno amato appena ci hanno messo piede. Abbiamo vissuto cinque giorni sui Sibillini, territorio che ha subìto, comprensibilmente, un brusco calo di prenotazioni. Abbiamo trascorso questi giorni nei Comuni di Amandola, Monte San Martino, Smerillo, Montefortino, Montemonaco, Norcia, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera per capire, confrontarci, discutere e mostrare come la vita stesse andando avanti. Soprattutto abbiamo ascoltato. Abbiamo passato del tempo insieme alle persone che vivono e lavorano in quel territorio, persone che hanno fatto tanti sacrifici per avviare un’attività. Abbiamo mostrato le strutture dove abbiamo dormito, i ristoranti, gli agriturismi, gli esercizi commerciali. Abbiamo visto le aziende in azione nel produrre prodotti di ottima qualità. Abbiamo percorso i sentieri da dove ammirare paesaggi mozzafiato. Abbiamo mostrato che… ripartire dai sibillini si può! 

Ripartire dai Sibillini è anche questo: dire a quelle persone che non sono sole.

MontemonacoPaese

Passeggiando per Montemonaco (AP). Ph: Lucia Paciaroni

Sono stati gli abitanti del territorio a condurci nelle tante attività che la montagna ha da offrire. Ho partecipato al media tour venerdì 14 e sabato 15 ottobre. Il mio primo giorno di tour è iniziato nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, a 1.080 metri s.l.m., a Montemonaco. Si tratta di un paese dove risuonano storie di fate e sibille, di magie e leggende, storie che avvolgono tutti i Sibillini e li rendono ancora più affascinanti. Montemonaco è il regno della Regina Sibilla, fata e incantatrice: è qui che ho visitato il Museo della Sibilla, un luogo che incanta e che ti porta nella Grotta della Sibilla, illustrando i suoi vari cambiamenti, e sulla riva del Lago di Pilato, meta di negromanti, maghi e stregoni, mostrando la Gran Pietra, uno dei misteri custoditi nella struttura. Si tratta di una pietra rinvenuta nei pressi del lago con delle epigrafi. Al Museo della Sibilla ho conosciuto il fotografo Giorgio Tassi che ci ha mostrato le sue fotografie scattate sui Sibillini e il video “Io, Aquila” (per vedere il video: http://www.giorgiotassifotografo.it/wp/io-aquila/). Un emozionante viaggio nel viaggio di un fotografo tra luce e natura.

CastagneMontemonaco

Ma Montemonaco è stato anche raccolta delle castagne! In compagnia di Rosangela Censori, della cooperativa “Il Chirocefalo”, e di Chiara dell’Azienda Agricola Amargi di Smerillo, siamo andati in un castagneto. E’ stata una piacevole immersione negli avvolgenti colori dell’autunno tra alberi centenari. A pranzo, al “Bar Zocchi”, ho scoperto altre ricchezze del paese: non solo le famose patate di Montemonaco, ma anche le tante storie raccontate da Rosangela e dagli amici del Bici Club Sibillini. Il tour è proseguito con un’altra piacevole sorpresa: l’incontro con la famiglia Buratti del “B&B Le Castellare” (sito web) di Isola di San Biagio, ai piedi del Monte Sibilla. Siamo stati accolti dal sorriso di Nadia e dei suoi genitori. Abbiamo passato qui la notte: una struttura molto bella e accogliente immersa nel verde e a pochi passi dai sentieri da percorrere sia a piedi che in mountain bike. Prima di dormire, però, ho fatto un altro viaggio sensoriale che non dimenticherò mai: la cena al ristorante “Il tiglio” (sito web) a Isola di San Biagio. La mia “vicina di piatto” Nadia mi aveva avvisata: preparati ad una passeggiata sui Sibillini. Una passeggiata a tavola? Ebbene si… l’ho fatta! Raccontare la cena in questo posto significherebbe far parlare i miei sensi: la vista, il tatto, l’olfatto, l’udito. E, ovviamente, il gusto. Immaginate un sentiero, accarezzate la ruvida corteccia degli alberi e le bacche delle piante, ascoltate i vostri passi sui sassi e immaginate che tutto ciò prenda forma… Insomma, andateci! 

BiciClubSibillini

Giro in mountain bike con il Bici Club Sibillini. Ph: Lucia Paciaroni

Il giorno dopo ho tentato di vivere un’altra esperienza che queste montagne ti offrono: un bel giro in sella ad una mountain bike insieme al Bici Club Sibillini. Posso dire di aver pedalato qualche metro, e poi… ho infilato i miei scarponi da trekking e sono andata a piedi (un giorno, ci riproverò!). Passeggiando insieme a Nadia Buratti abbiamo incontrato una bella storia. Nadia ci ha indicato dal sentiero un casale e ci ha raccontato una di quelle storie che fanno bene al cuore: narra di una prigionia, di una fuga, delle montagne e di un incontro, quello con la solidarietà e l’amicizia. Scopritela in questo video realizzato da Life Marche Magazine. 

Casale

Il nostro sabato è proseguito a Castelluccio di Norcia, dove non potevano mancare un pranzo a base della famosa lenticchia gustata al “Guerrin Meschino” e l’acquisto di qualche scorta di legumi e zuppe da portare a casa. Poi, di nuovo in viaggio verso Castelsantangelo sul Nera e Visso, dove abbiamo fatto una lunga sosta alla macelleria “Calabrò”, luogo ideale dove perdersi tra insaccati e vissuscoli! Se volete sapere perchè si chiama vissuscolo e non ciauscolo, leggete qui. Il nostro tour si è concluso con la cena all’hotel “Monte Bove” di Ussita e il pernottamento dalla nostra amica Patrizia Vita, del b&b “La Casa dell’Ortigiana” (sito web), il luogo perfetto per assaporare il contatto sincero non solo con la natura, ma anche con questa splendida persona che ci ha accolti. 

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Visso (MC). Ph: Lucia Paciaroni

Questa è la mia storia, è quello che ho vissuto pochi giorni fa. Oggi questi paesi stanno vivendo un momento difficilissimo e ci vorrà del tempo per mettere le cose a posto. Ancora una volta. Che senso ha avuto partecipare a questa iniziativa in tempi così delicati? Il terremoto l’abbiamo sentito anche noi durante quei giorni. Non ho mai fatto finta che non ci fosse. Il senso me l’hanno dato le persone che abbiamo incontrato. Chiedetelo a loro. Alle persone che pensano che i loro paesi, la loro terra, il loro futuro, non siano perduti. Alle persone che stanno lottando per restare. Alle persone che, oggi, si augurano di tornare. Alle persone che vedono ancora la bellezza in questi luoghi. Alle persone che ci hanno aperto le loro case e che ci hanno detto grazie. Alle persone che hanno condiviso con noi paure, speranze e progetti in modo che noi potessimo condividerle con voi. Alle persone che ci hanno detto di non lasciarli soli.

Persone che contano i sentimenti.

Persone che continuiamo a sentire, soprattutto in questi giorni così tristi, in cui ognuno di noi ha un peso sul cuore. 

Ho partecipato a questo progetto perchè ho sentito battere forte il cuore di altre persone per un territorio che ha fatto, fa e farà sempre battere forte anche il mio. Sono tornata da questa esperienza con la certezza di averlo sentito battere forte, intorno a me, anche in quei giorni di viaggio. 

So che continuerà a battere e ripartirò, ripartiremo, ancora, dai Sibillini.

Visso

Qui, qualcuno, ci abita.

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